Sopralluogo in zona Novazzano. Impossibile non addentrarmi di nuovo nell’ultima isola naturale del fondovalle : il parco della Valle della Motta.
Un tempo neanche lontano questo era il “bosco” ( e probabilmente anche nell’accezione negativa), oggi é un “biotopo” di grande ricchezza naturalistica e ” biodiversità”. In concreto, un magnifico piccolo pezzo di creato che il tempo ha plasmato e composto secondo quelle leggi naturali e che abbiamo studiato e letto e viste descritte, ma che a colpo d’occhio non vediamo se non per l’effetto finale.
Attorno, sulla piana di Chiasso, Balerna e Novazzano, il regno delle macchine, dei rumori, del mondo “avanzato” che deve sì esserci ma forse diversamente. Ho visto due camion enormi dover fare manovra sulla curva di Sotto Bisio perché, procedendo in direzione opposta, rischiavano di toccarsi. Non c’é spazio.
Una viva proposta a tutti i “costruttori”, architetti, impresari, urbanisti ad addentrarsi almeno nella parte centrale dei due chilometri del sentiero naturalistico del parco PRIMA di mettersi seduti alla scrivania con la calcolatrice a fianco . Si aprano la mente all’inspirazione, dimentichi di sé stessi, pensando a cio’ che lasceranno a chi verrà dopo.
Da fuori forse posso anche dare ogni tanto l’impressione di essere una persona solida e realizzata, soprattutto a chi non mi conosce da vicino (gli altri lo sanno che sono pazza come una cavalla). Io, che mi conosco bene, sono certa guardandomi indietro di essere stata miracolosamente e misericordiosamente salvata più volte dal combinare non so quali disastri esistenziali, salvata un passo prima e a volte a dire il vero anche qualche centimetro dopo. Il fatto è che il nostro cuore è un groviglio incomprensibile anche a noi stessi. E questo, ne sono certa, vale per tutti. Non esistono persone rispettabili, esistono persone che fanno finta meglio delle altre. Sono stata salvata perché mi sono fidata delle cose che alcune persone mi avevano annunciato.
Dopo la macchina che non parte e ci rallenta sul terreno, la pompa che si rompe in mezzo al prelevamento del piezometro artesiano piu’ interessante, eccoci con i nostri campioni di acqua di falda e superficiale (fiume Beggia) portati a mano in treno fino a Neuchâtel….
campioni filtrati con filtro di 45 micron cambiato ogni dieci minuti…da 2 a 6 ore a seconda della torbidità dell’acqua per ogni punto di prelievo e circa 3 litri d’acqua per prelievo. Piu’ che abbondante!
Un po’ di foto con i colleghi dell’IST di Trevano, simona Bronzini, ed il Dr . Sebastian Pera
Una bella giornata per cominciare il 2016, tra le montagne. Sembrava una mattina d’estate per la temperatura davvero eccessiva e…un po’ spaventosa a dire il vero.
Allo studio Foldtani.it ho seguito il corso “la corretta attribuzione del codice CER dei rifiuti ai sensi della Legge 116/14 e MUD 2015.” tenuto dal Dr Francesco Nicolodi.
A partire dal 1 giugno 2015 ci sarà una nuova normativa europea riguardo i rifiuti a cui i paesi CEE dovranno adeguarsi.
La certificazione Europea CER serve per applicare ai rifiuti una codificazione del tipo usata per le sostanze e lavorati pericolosi già in atto (scheda in 16 punti con codice “H”, dove H sta per “hazard” che diventerà codice “HP” con nuove definizioni a partire dal 1 giugno 2015).
Il “MUD” é un formulario obbligatorio usato in Italia da tutti gli attori nel campo dei rifiuti: produttori, trasportatori e destinatari e serve a documentare nel dettaglio tutti i movimenti e le presenze di rifiuti sul territorio. E’ una pratica obbligatoria, come detto, che equivale ad una dichiarazione “fiscale dei rifiuti” e che bisogna fare entro la fine di ogni mese di aprile e la cui compilazione é parecchio complicata e dettagliata (si vuole sapere ad esempio che tipo di rifiuti, il suo peso, quando si é prodotto. trasportato o ricevuto con nome, cognomi, codici fiscali) ogni errore é sanzionato con multe che possono raggiungere cifre a quattro zeri e piu’!
Questo accordo serve a snellire le pratiche di sdoganamento. Per il Canton Ticino, gravato dalla mancanza di cave per lo smaltimento dei rifiuti inerti, significa nuovi spazi di manovra. Per l’Italia, un interesse anche economico. E’ un esempio di accordo dove entrambe le parti ci guadagnano.
Presenti al tavolo per la firma dell’accordo l’assessore all’ambiente Energia e Sviluppo sostenibile di Regione Lombardia Claudia Maria Terzi, il consigliere di stato del Cantone Ticino Claudio Zali, il segretario della regio Insubrica Giampiero Gianella, e il presidente della provincia del Verbano Cusio Ossola, Stefano Costa.
Rappresentando la Foldtani sezione Svizzera, tengo i contatti con il Cantone ed i clienti Svizzeri, mentre Foldtani Italia segue la burocrazia italiana e gestisce le cave.
Il testo dell’accordo firmato ieri, 12 marzo 2015 proprio a due passi da casa (Mezzana é tra Chiasso e Mendrisio, circa 4km da dove abito, ed é la sede della scuola agraria cantonale).
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Regione Lombardia
Repubblica e Cantone Ticino
INTESA DI COORDINAMENTO TRANSFRONTALIERO PER LA GESTIONE DEi MATERIALI INERTI FRA LA REGIONE LOMBARDIA E IL CANTONE TICINO
La Regione Lombardia,
la Repubblica e Cantone Ticino, (in seguito le Parti)
nell’intento di facilitare ii traffico transfrontaliero dei materiali inerti per l’edilizia (sabbia e ghiaia) dalla Lombardia verso il Ticino e del materiale di scavo non inquinato (terra e rocce) e dei rifiuti edili di origine minerale (rifiuti misti dell’attivita di costruzione e demolizione) dal Ticino verso la Lombardia,
richiamata la Convenzione quadro europea sulla cooperazione transfrontaliera delle collettivita o autorita territoriali del 21 maggio 1980,
richiamato altresi l’Accordo quadro tra la Confederazione Svizzera e la Repubblica ltaliana per la cooperazione transfrontaliera delle collettivita ed autorita regionali e locali del 24 febbraio 1993,
convengono quanto segue:
Articolo 1 Scopo dell’intesa
La presente Intesa mira ad instaurare e a sviluppare la collaborazione transfrontaliera nell’ambito della gestione dei materiali inerti per l’edilizia (sabbia e ghiaia) dalla Lombardia verso ii Ticino e del materiale di scavo non inquinato (terra e rocce) e dei rifiuti edili di origine minerale (rifiuti misti dell’attivita di costruzione e demolizione) dal Ticino verso la Lombardia, comunque già operate nel rispetto di quanto disposto dal regolamento (CE) 1013/2006. Le definizioni dei materiali oggetto della presente Intesa derivano dalle specifiche norme di settore cui sottostanno le parti contraenti (Direttiva UFAM 31-06 per la parte svizzera, D.Lgs. 152/2006 e D.M. 161/2012 per la parte italiana).
Articolo 2
Territorio considerato dall’intesa
Esso é applicabile sull’intero territorio di tutte le parti contraenti.
Impegno
Le Parti si impegnano ad adottare sul proprio territorio, nei limiti delle proprie attribuzioni, le seguenti misure necessarie per la realizzazione degli obiettivi considerati nell’intesa:
nell’ambito della cooperazione transfrontaliera, promuovere gli scambi commerciali in relazione ai materiali inerti per l’edilizia (sabbia e ghiaia) dall’ltalia verso ii Ticino ed al materiale di scavo non inquinato (terra e rocce) e dei rifiuti edili di origine minerale (rifiuti misti dell’attivita di costruzione e demolizione) dal Ticino verso l’ltalia;
consentire, per quanto di loro competenza, ii transito di tali materiali da tutti i valichi di frontiera, anche ferroviari, nell’ottica della razionalizzazione dei trasporti e della riduzione degli impatti ambientali e dei costi;
agevolare, per quanto di loro competenza, lo sdoganamento degli stessi materiali tramite la semplificazione delle procedure e l’adozione di processi amministrativi efficienti (procedura telematica del regime delle esportazioni, ECS) in tutti i valichi di frontiera:
favorire il riutilizzo de! materiale di scavo non inquinato (terra e rocce) e dei rifiuti edili di origine minerale (rifiuti misti dell’attivita di costruzione e demolizione) prodotti in Ticino nell’ambito del ripristino di cave dismesse o di altre operazioni di recupero di materia ubicate in Italia in prossimita della frontiera, nello spirito di un uso parsimonioso delle risorse e per una coerente politica di protezione
Esse si impegnano inoltre a non ostacolare gli obiettivi comuni considerati dalla presente intesa.
Articolo 4
Modalità operative
Le Parti s’impegnano a concertarsi nell’ambito di tutti i problemi locali di vicinato riguardanti la gestione del materiale di scavo non inquinato (terra e rocce) e dei rifiuti edili di origine minerale (rifiuti misti dell’attivita di costruzione e demolizione).
A tal fine, esse istituiscono un gruppo di concertazione, qui di seguito chiamato gruppo, nel quale sono rappresentati i servizi tecnici competenti di ogni
II compito del gruppo e di definire le procedure di gestione e controllo, assicurare lo scambio di informazioni, la concertazione e la consultazione tra i suoi membri, per le materie oggetto def presente accordo. I servizi tecnici rappresentati nel gruppo prowedono a trasmettere al medesimo tutte le informazioni necessarie per ii raggiungimento del suo scopo e a consultarsi in seno ad esso prima di adottare decisioni o misure nelle suddette materie.
I servizi rappresentati nel gruppo sono autorizzati ad eseguire i controlli secondo le modalita definite dal gruppo.
II gruppo avra cura di comporre le eventuali controversie tra le Parti in via bonari
Ogni Parte puo investire ii gruppo ogni volta reputi che l’accordo non sia stato appli Se le parti non giungono ad un accordo, possono ricorrere ad una commissione di conciliazione incaricata di controllare ii rispetto degli impegni.
Disposizioni finali
Nel rispetto di quanto previsto dall’art.6 della legge 131/2003, si fa riserva di estendere la presente Intesa alla Regione Piemonte e alle Province di Novara e del Verbano Cusio Ossola, in base alle rispettive competenze mediante firma di un atto aggiuntivo al presente.
La presente Intesa non pregiudica la validita di altri accordi bilaterali o multilaterali sottoscritti dalle Parti, su iniziativa del Cantone
Essa ha effetto con la sottoscrizione di tutte le Parti ed i relativi costi che potranno derivare dall’atto saranno a carico delle stesse Parti
La presente Intesa puo essere ridiscussa e/o sospesa qualora una delle Parti ne dovesse fare espressa ri
Le Parti informeranno ii Segretario Generale del Consiglio d’Europa, l’Ufficio federale dell’ambiente , l’Amministrazione federale delle dogane e l’Agenzia delle dogane della conclusione di questa Intesa e gliene trasmetteranno ii
La presente Intesa si applica nel pieno rispetto degli Ordinamenti e delle legislazioni vigenti nei rispettivi Paesi, nonche degli obblighi internazionali reciprocamente assunti e di quelli derivanti dall’appartenenza dell’ltalia all’Unione Europea e, in particolare per la Lombardia, conformemente a quanta dispone la normativa vigente in materia di utilizzo delle terre e rocce da scavo, di cui al decreto Ministero dell’Ambiente 10 agosto 2012, n.
La presente Intesa non ha scadenza, fatta salva la possibilita per le Parti di awalersi di quanta previsto al Comma 4 del presente Articolo.
Fatta a Mezzana I Balerna (CH) ii 12 marzo 2015, in tre originali in lingua ltaliana.
Per le Parti:
Claudio Zali, Claudia Maria Terzi
REPUBBLICA E CANTONE TICINO IL CONSIGLIO DI STATO
LA REGIONE LOMBARDIA
II Consigliere di Stato L’Assessore all’Ambiente, Energia e Sviluppo Sostenibile
Sto preparando la mia tesi al Master di idrogeologia e geotermia dell’Università di Neuchatel (CHYN) che avrà come oggetto di studio la piana di Chiasso ed il suo acquifero superficiale. Sarà uno studio sui suoi processi geochimici, in particolare attorno al pozzo di Pra Tiro (quello vicino allo stadio comunale). Una prima ricerca é già stata fatta ed esiste già un programma di monitoraggio preso in carica dall’Istituto di scienze della Terra di Trevano (IST).
L’acqua potabile di Chiasso é estratta unicamente dal sottosuolo. Si sono osservati dei valori di nitrati al di sopra della normativa svizzera di 25mg/l e si vuole capire l’origine e la fenomelogia di questi nitrati nell’acqua di falda.
Lavorero’ con il prof. Daniel Hunkeler (CHYN) ed il Dr. Pera (IST).
Aggiungo una presentazione piu’ dettagliata in inglese.
Situation
Chiasso is a town of about 8000 inhabitants prevalently occupied in the service and industrial business whereby the agricultural activities are limited. About half of the surface of the study area is occupied by the Swiss Federal Railways hub as part of the national second most important logistical center as it gradually developed[1],[2] from the opening of the Gotthard Tunnel (1882) until the contemporary dismantling.
The area is also the location of a 4x1km unconfined, pre-alpine, cross-border aquifer set in a quaternary sedimental plane which shows sequences of glacial, fluvial, marsh and lacustrine soft deposits (fig.1 from Gasperini, 2013). Highly organic deposits were also observed in several boreholes in the area, and the presence of hystorical gas seepage has been recognized (Greber et al., 1997)[3].
The plain is crossed by three rivers from West to East (fig.2): the tributaries Roncaglia, Faloppia and the main stream Breggia, which in turn flows into the 3 km distant Como Lake,in Italy. The rivers’ bed were completely cemented under the 1970-80s environmental policy and in theory do not play an important role for the recharge of the aquifer which is happening by snow and rainfall almost uniquely. We assume normal climatic values (i.d. 30% ) for evapotranspiration.
Since 2013, IST operates a groundwater observation network monthly measuring piezometric levels. Data are analyzed, interpolated to create a continuous surface and then published through web gis services for public administration use. According with those surveys, Pra Tiro well pumping strongly influences piezometric levels in the whole acquifer crating a large depression cone. In some observation points some artesian piezometric levels were also recorded in the west portion of the aquifer.
On the basis of this piezometric observation network, IST proposed a groundwater quality monitoring network currently operated by Sezione per la protezione dell’aria dell’acqua e del suolo (SPAAS) from Cantone Ticino.
On the Northern border of the plain a karstic source (“Rovagina”) in the calcalreous rocks of the Mount Generoso massif feeds substantially the 1914 firstly built aqueduct while in the middle of the plain is a well (“Pra Tiro”) which is in use since 1942 [4] and which was an extension to the original aqueduct (fig.2). Thus, the city of Chiasso (and the nearby city of Balerna) depends exclusively from groundwater from these two sources for its water supply. In order to fulfill quantitatively drinking water requirements the Rovagina Spring is now exploited by pumping.
Following the observation of NO3– values above the quality limits of 25 mg/ml fixed by the water protection ordinance[5] in certain abandoned industrial wells, public authorities performed in 2012 – 2013 an aquifer extensive groundwater quality survey. Collected data were successively used to conduct a hydrogeochemical study that was carried out in collaboration with IST – SUPSI and Pisa University[6]. The aim of the study was to do a description of the chemical characteristics of groundwater and the analysis of presence and spatial distribution of nitrogen related compounds.
It has been concluded that the Nitrogen (and Potassium) comes from natural origin from interaction
of organic Quaternary lenses present in the alluvial plane[7] but other sources are envisaged (sewage discharge, fertilizers, wastewaters treatment facilities). Ion exchange processes ( Na – K) and calcite precipitation seems to play the major role and occur along paths. Thus the groundwater geochemical evolution is being controlled by oxidation of organic matter along the flow direction and water-rock interaction mechanisms6.
Study Objective
The fact that groundwater represents the only water source for the town of Chiasso explains the interest in studying and monitoring the hydrogeology of this densely populated area (up to >80 inhabitants/hectare[8]).
We aim at understanding more in detail the origin, behavior along flow paths, mechanisms of the oxidation process of the Nitrogen compounds around the well “Pra Tiro” by using environmental isotopes, in particular the N and O isotopes of the NO3– molecule and those of the water molecule (D,O). The role of artesian groundwater which is characterized by negative redox potential in releasing N related compounds will be also studied.
Istituto Geologico Cantonale (data). Idrogeologia del bacino di Chiasso. Rapporto interno
Appelo C.A.J, Postma D., Geochemistry, Groundwater and pollution, 2nd Edition, 2010,CRC Press
Glynn P.D, Plummer L.Niel, Geochemistry and the Understanding of Groundwater Systems, Hydrogeol J (2005) 13:263-287
Greber E., Leu W., Bernoulli D., Schumacher M.E., Wyss R., 1997. Hydrocarbon Provinces in the Swiss Southern Alps – a gas geochemistry and basin modelling study. Marine and petroleum geology vol 14 no 1 pp. 3 -25.
Sigg L, Stumm W., Aquatische Chemie, Einführung in die Chemie natürlicher Gewässer, 2011, VDF Verlag
Geochemistry notes of the Master of Hydrogeology and Geothermy, CHYN, Université de Neuchâtel, 2013-2014
Kendall C., Mc Donnell (Eds.), Isotope Tracers in Catchment Hydrology, 1998, Elsevier Science B.V.
Clark I.D, Fritz P., Environmental isotopes in hydrogeology, 1997, CRC Press
Churchod B., Gonthier J., Miéville P., Risse J., Introduction à la Chimie, 2011 Edition LEP
[1] SCUOLA CANTONALE DI COMMERCIO, I cento anni della ferrovia del San Gottardo, 1882-1982, Edizioni Casagrande SA, Bellinzona
[2] MARIO GILARDI, Saluti da Chiasso, Edizioni Tipo-Print, Mendrisio, 1971
[3] Greber E., Leu W., Bernoulli D., Schumacher M.E., Wyss R., 1997. Hydrocarbon Provinces in the Swiss Southern Alps – a gas geochemistry and basin modelling study. Marine and petroleum geology vol 14 no 1 pp. 3 -25.
6 Gasperini Greta, Geochemical Carachterization of the Chiasso Aquifer, Bachelor Thesis, University of Pisa, 2013. https://etd.adm.unipi.it/t/etd-06172013-161931/
[7] Istituto Geologico Cantonale (data). Idrogeologia del bacino di Chiasso. Rapporto interno
Larderello is a tectonical extension area and the largest geothermal field in Europe. The main carachteristic is the presence of a batholit at low depth (10’000m) which warms up water infiltrating from the surface and creates vapour and gas vents on the te ground. The area is also called “The Devil Valley” and it has a bad reputation among locals.
The city itself is quite ok but it lacks of a proper Italian lifestyle which is so common in all nearby villages. The air is also affected by sulphur gas emissions and the only advantage of living here is that houses are directly heated with hot water coming from the geothermal field…and rents are very cheap. As for all villages in Tuscany, you need a car to move around or adapt to the reliable but spare runs of the public busses.
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La città di Larderello, in Toscana, non lontano da Volterra, é il piu’ grande campo geotermico in Europa. Ho visitato recentemente Larderello e raccolto per la prima volta dei commenti molto poco lusinghieri sulla geotermia, nota invece in tutto il mondo come energia pulita e sicura tranne che qui. La spiegazione é semplice: a Larderello vi sono fuoriuscite naturali di vapori e acque calde, emissioni solforose e depositi evaporitici di bromo. Inoltre, vi sono tubi esteticamente brutti e in parte a vista per convogliare il calore diretto alle case non solo di Larderello ma anche dei bellissimi borghi vicini come Pomarance a diversi cgilometri di distanza. La Valle, già anticamente é stata ribattezzata come “Valle del Diavolo”.
Parlando con gente di Volterra ho constatato di prima persona come sia abbia sul posto l’immagine di energia inquinante e malsana. Ovvia l’opposizione di nuovi impianti in nuove zone rurali ora incontaminate. Non si voglioni vapori pestilenziali né brutti tubi nella bella campagna toscana!
Ho cercato invano di spiegare che in Svizzera, a Bsilea e a San gallo si é cercato invece di fare della geotermia profonda proprio il piu’ vicino alla città, anzi a San Gallo anche proprio dentro una fattoria…
Il campo geotermico di Larderello é comunque davvero unico. La camera magmatica é circa a soli 10’000 metri di profondità perche la regione é tettonica in estensione. A 1500m la temperatura é di quasi 200 gradi. La visita del museo della geotermia di Larderello nell’impianto gestito dall’ENEL é davvero piacevole. Si cerca di essere il piu’ trasparenti possibili sulla geotermia locale e generale. C’é pero’ come un imbarazzo nel non dire la cosa piu’ semplice: Larderello é una città un po’ spettrale, senza una vera vita come nei villaggi vicini ma questo per il semplice fatto che la piccola vallata da sempre non é un luogo ospitale proprio per i fenomeni naturali appena descritti.
Per la cronaca, ho posato la mano su un tubo di riscaldamento di una casa un punto a gomito non coibentato) e davvero scottava, impossibile lasciarvi una mano sopra (penso almeno 80 gradi). Una signora del posto mi ha detto che anche se i riscaldamenti si possono regolare, i riscaldamenti in casa sono sempre accesi e che le finestre sono spesso aperte per rinfrescare la casa. Beh, chiaro, tanto é acqua calda naturale del sottosuolo.
Sabato e domenica eravamo occupati con la Foldtani con tre carotaggi su una frana in Italia. Si tratta di un deposito argilloso postglaciale eroso alla base dal fiume Bevera affetto che durante una piena di entità eccezionale ha visto una importante erosione dell’alveo con distruzione di un ponte in manufatto (cemento).
Si tratta di rimediare ora alla situatione dopo un primo lavoro provvisorio di contenimento dello scivolamento: un dreno per le acque superficiali a monte e impermeabilizzazione con teloni di plastica delle zone di distacco. La sistemazione dell’alveo con ripari antierosione e la ricostruzione di un ponticello tra le due sponde.
Dopo il carotaggio, abbiamo piazzato due piezometri, uno in testa ed uno al piede della frana.